(Da una lettera firmata). Sono tanti anni che leggo Il Mattino, dai tempi del paventato fallimento, da quando costava soli 50 centesimi per incentivare la lettura in una provincia, quella di Caserta, restia a leggere il giornale al di fuori delle mura dei bar. Lo leggo da quando in provincia di Caserta c’erano 3-4 quotidiani, una provincia dove i giornali erano visti come una cassa di risonanza e Il Mattino si distingueva dagli altri. Continuerò a leggere Il Mattino, ma stamattina quando sono andato in edicola e ho visto l’apertura, con tanto di catenaccio in maiuscolo sull’intervista alla premier Meloni, stavo per riposare il giornale. Non ho mai creduto che questo governo stia occupando i mezzi di informazione, ma come siano riusciti a influenzare un direttore esperto come Roberto Napolitano, mi fa ricredere il mio convincimento…
Che dire, evidentemente la lettera è stata scritta d’impeto con alcune imprecisioni e pertanto è stata rivista, ma il concetto è quello. Cosa dire, non possiamo che associarci al suo pensiero, perché anche se hai una notizia solo tu o un’intervista in esclusiva, non è necessario darla in prima pagina come un pugno, perché l’apertura di stamane de Il Mattino sembra proprio che abbia fatto l’occhio nero al nostro caro lettore. @informazione, @censura @ossigenoinformazione @politica