I carabinieri TPC restituiscono alla Spagna una stele funeraria di età romana rubata dall’area archeologica di Merida
Recuperata in Italia una stele funeraria romana del terzo secolo rubata a Mérida. Gli agenti della polizia nazionale spagnola, in collaborazione con il Ministero della Cultura e l’Arma dei Carabinieri hanno recuperato in Italia la stele rubata a Mérida nel 1996, dopo aver accertato che il pezzo è stato messo all’asta da un antiquario di Valencia ed era in una casa di collezionista.
La restituzione è avvenuta durante una cerimonia a cui hanno partecipato l’ambasciatore spagnolo Miguel Fernández-Palacios Martínez, hanno riferito gli agenti italiani in una nota.
Si tratta di un pezzo realizzato in marmo bianco e con la registrazione dedicata a Gaius Spureus, che era in ottime condizioni dopo essere stato rubato dal consorzio della città monumentale di Mérida nel 1996. E’ stato poi offerto attraverso un portale per la vendita di oggetti da un antiquario di Valencia ed è stato recuperato in Italia. L’indagine è iniziata quando il Ministero della Cultura ha avvisato la Brigata storica del patrimonio della Polizia Nazionale spagnola sulla presenza del pezzo su un sito Web di oggetti online.
I carabinieri del Comando Tutela Patrimonio Culturale (TPC) , coordinati dall’ufficio del procuratore di Velletri (Roma), hanno sequestrato il bene, custodito nella casa di un collezionista romano.
Le Soprintendenza dell’area metropolitana di Roma e della provincia di Rieti hanno effettuato un’analisi epigrafica approfondita e hanno scoperto che “la stele funebre era indiscutibilmente autentica e romana, oltre a presentare un interesse storico e archeologico rilevante”. Inoltre, le indagini hanno permesso di determinare che il bene era stato rubato illegalmente da Mérida, dove era stato trovato nel 1994 durante una campagna di scavo, e che c’era una denuncia presso la stazione di polizia nazionale spagnola risalente al 5 dicembre 2013.
I funzionari del Ministero della Cultura spagnolo hanno richiesto la restituzione, facendo parte del patrimonio culturale dello stato. Il Tribunale di Velletri ha emesso il corrispondente decreto, e la restituzione alle autorità spagnole, ha spiegato la polizia.
Il ministro della cultura, del turismo, della gioventù e dello sport, Victoria Bazaga, ha espresso la sua “soddisfazione” per questa scoperta e restituzione, che a suo avviso riflette l '“impegno istituzionale” con la protezione del patrimonio storico e culturale di Extremadura.
Dopo il suo arrivo in Spagna nei prossimi giorni, la stele sarà custodita dalla polizia nazionale fino al completamento delle procedure amministrative per il suo ritorno a Extremadura.