Milioni di sigarette elettroniche usa e getta che potrebbero essere riciclati finiscono in discarica nonostante contengano litio, un metallo molto richiesto e necessario per le batterie. Secondo un’indagine congiunta del Bureau, di Sky News e del Daily Telegraph, ogni secondo nel Regno Unito vengono buttati via due sigarette elettroniche usa e getta. In un anno, si tratta di una quantità di litio sufficiente a produrre circa 1200 batterie per auto elettriche.
Le vendite di sigarette elettroniche usa e getta sono attualmente in piena espansione. Un sondaggio condotto da Opinium - per conto di Material Focus, un’organizzazione no-profit che si occupa di riciclaggio - ha rilevato che il 18% delle 4.000 persone intervistate ha acquistato un vape nell’anno precedente, con il 7% che ha acquistato un dispositivo monouso. Dopo essere virtualmente scomparsi, i vapes monouso sembrano ora guidare la crescita del mercato complessivo delle sigarette elettroniche.
I dati di Opinium indicano che ogni anno nel Regno Unito vengono acquistati circa 168 milioni di sigarette elettroniche monouso. Due dei maggiori marchi del Paese sono Elf Bar e Geek Bar, che insieme rappresentano circa il 60% del mercato. La maggior parte dei dispositivi, noti anche come sigarette elettroniche monouso, contengono una batteria ricaricabile ma non una porta di ricarica e sono progettati per essere smaltiti una volta esaurita la batteria.
Il problema però non sono solo le sigarette elettroniche usa e getta, ma anche tutti gli altri dispositivi simili.
E aggiungo che non ci sarà soluzione per ridurre il consumo di fumo in tutte le sue forme, stiamo parlando di un’industria che porta milioni nelle tasche dello Stato. Piuttosto è più intelligente da parte dei giovani non cadere affatto nel vizio.
Sì, concordo.
Anche se non punterei sulla furbizia dei ragazzini, non finché non sono presenti programmi di sensibilizzazione decenti a riguardo nelle scuole almeno. Ci sarebbe più da fare rispettare l’obbligo di chiedere un documento di identità al momento dell’acquisto, secondo me.
Per questo ho menzionato la Nuova Zelanda: se implementato così come è stato presentato, quello è probabilmente il sistema migliore per risolvere il problema alla radice.